BRUCIA
Non ti dirò che ho provato quello che credevo fosse da provare, ti farebbe male, non mi crederesti capace di certe cose. Tutto per illudermi, per avere meravigliose visioni estatiche, per dare al mio corpo ogni tipo di sensazione. Tutto prima di essere niente. Bene non mi ha fatto. Andare oltre la normalità, ma nelle mie condizioni non ha fatto nemmeno male. Non dovevo assicurare niente al futuro. Fino al giorno in cui ho incontrato te. E la vita ha cominciato a girare in senso opposto. Un nuovo modo di vedere le cose.
Sto male. E non è malattia, adesso. È troppo forte ciò che sento. Vorrei dirti che ho scoperto come vedere le luci e i colori, come utilizzare il gusto, ascoltare i suoni e sentire le parole. Le parole, quante ne fai, quante ne dici. Enormi quantitativi di vocaboli, che usi nelle maniere più disperate, estreme, quando serve. Lettere e sillabe che incastoni come tasselli di mosaici, fino a trasformare un qualsiasi accadimento in un museo di allegoriche immagini. Giri virtuosi che conducono in alto, dove la paura di cadere, è vinta dalla meraviglia della vista. Le rendi sostanza. Gli doni peso specifico. Continui a regalare sorprese e meraviglie. Grazie a Dio, in un modo così sano che commuove.
Se avessi saputo quanto racchiude la tua mente, il tuo cuore; se avessi saputo che, su questa terra, un essere gracile come te solleva tempeste così soavi, avrei atteso in rigoroso silenzio il giorno in cui ci saremmo conosciuti. Avrei aspettato come un fedele, durante l’Avvento, attende il Natale. Anche nella totale monotonia e nel vuoto più grande, come un eremita, perché dopo c’eri tu.
Brucia è un romanzo di formazione. Tutti i personaggi trasformano le loro vite durante le pagine, entrando nell’età adulta con il loro carico di domande; per la prima volta si trovano ad affrontare scelte dolorose e decisive; a tratti sono fragili ed insicuri, mostrando però nel tempo carattere e personalità. Il filo che lega tutti i personaggi è il “caso” che contrariamente al suo significato, come deus ex machina, diventa la regia della storia. I capitoli si alternano in modo irregolare, fino a quando i destini dei quattro protagonisti si incrociano fatalmente.
È un libro vivo. La storia infatti si svolge tra Bologna, Ferrara e Napoli, città che si fanno tangibili tra le pagine del libro. I luoghi, i posti, le location, in cui si svolge la storia esistono realmente e i personaggi in pose (quasi) cinematografiche si muovono alla scoperta di spazi inaspettati (anche) di sé stessi. Un viaggio quindi ma anche un sogno e un flusso di pensieri che scorre incessante e accompagnato dalla musica: ogni capitolo è ispirato da una canzone la cui musica riempie gli spazi tra le parole e ne batte il tempo.
(cit. Alba Grazioli) Un libro sull’amore e sulla forza della creazione letteraria, in cui i protagonisti forgiano legami di sangue e inchiostro. Una storia potente, penetrante, in bilico tra lirismo e surrealismo, che trasforma l’amore per la scrittura in una passione in grado di superare tutte le barriere, lasciando un segno che brucia.
0 Comments
Leave a comment